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sabato 11 maggio 2019

Modifica dell'indice AIM Italia Investable: Bomi Italia

Con l'esito positivo dell'OPA su Bomi Italia, con conseguente azzeramento del flottante e prossimo delisting del titolo, vengono meno le condizioni per la permanenza della società nell'indice AIM Italia Investable.

Logo AIM Italia InvestableLa società esce, a partire da venerdì 10 maggio 2019, dal paniere dell'indice AIM Italia Investable.

Diventano quindi 70 le azioni incluse nell'indice, su un totale di 115 negoziate all'AIM Italia.

Redazione Aim Italia News

AIM ITALIA, previsione tasso di crescita degli utili al 10 maggio 2019

AIM Italia: previsione tasso di crescita degli utili
Valutazione fondamentale al 10 maggio 2019

Tasso di crescita degli utili delle imprese dell'AIM Italia, implicito nella loro quotazione.

Dati
P/E [utile previsto dagli analisti]: 12,24 (precedente 12,94)
Ottimismo degli analisti: +13,0% (precedente +13,5%)
P/E [utile corretto]: 14,89 (precedente 15,76)
E/P [1 / 14,89]: 6,72% (precedente 6,35%)
Equity cost: 10,68% (precedente 10,60%)
Inflazione prevista: 1,86% (precedente 1,86%)

Calcoli
Tasso di crescita nominale [10,68% - 6,72%]: 3,96% (precedente 4,25%)
Tasso di crescita reale [3,96% - 1,86%]: 2,10% (precedente 2,39%)

Dati utilizzati e procedura:

1.
Per singolo titolo, l'utile per azione (Eps) previsto nei successivi 12 mesi, corretto dell'intrinseco ottimismo degli analisti finanziari.

Abbiamo utilizzato a tale fine la stima del fattore di correzione fornita mensilmente dal sito di analisi fondamentale www.azioni.ml.

2. 
Per singolo titolo, l'ultimo prezzo di mercato disponibile.

3. 
Il tasso di inflazione previsto per i prossimi 10 anni, calcolato facendo la media tra le stime fornite da Survey of Professional Forecasters (SPF), Consensus Economics e Euro Zone Barometer.

4.
E' stato utilizzato il valore mediano, invece del più comune valore medio, del rapporto prezzo - utili delle società analizzate.

Ciò consente di ottenere una stima di mercato robusta: non influenzata da singole valutazioni azionarie estreme.

Redazione Aim Italia News

Il rendimento implicito di AIM Italia sale leggermente a 10,68%

AIM Italia: tasso di rendimento implicito
Valutazione fondamentale al 10 maggio 2019

Rendimento Implicito indice AIM Italia Investable: 10,68% (+ 0,08%)
Stima aggiornata al 10-05-2019 (mediana)

Rendimento Implicito indice FTSE MIB: 9,50% (+ 0,32%)
Stima aggiornata al 10-05-2019 (mediana)
Fonte: www.azioni.ml

Trend rendimento implicito indici Aim Italia Investable e FTSE Mib



















Premio di rendimento AIM Italia vs MIB: 1,18% (- 0,24%)

Spread rendimento implicito indice Aim Italia Investable meno indice FTSE Mib



















Analisi: fondamentale
Orizzonte temporale: medio/lungo periodo
Parametro: mediana
Stima: campionaria
Calcolo: al lordo di imposte e inflazione
Aggiornamento: 10 maggio 2019
Indice: AIM Italia Investable, 8.901,26 (- 1,01%)
Indice collegato: FTSE AIM Italia, 8.787,04 (- 1,16%)
Elaborazione: "Aim Italia News"

N.B. Il rendimento implicito è il tasso che eguaglia il flusso futuro atteso di utili e dividendi all'attuale prezzo di mercato.

Redazione Aim Italia News

AIM Italia Investable Index 10-05-2019

L'AIM Italia Investable è sceso nella settimana del -1,01% 8.901,26 punti.

Logo AIM Italia InvestableIl FTSE AIM Italia è sceso nella settimana del -1,16% a 8.787,04 punti.

20 titoli su 71 (28%) hanno chiuso la settimana con una variazione positiva.

I risultati migliori della settimana:
  • Neosperience +27,52%
  • Illa +22,76%
  • Vimi Fasteners +5,89%
  • Neodecortech +4,11%
  • Digital Value +3,94%
I risultati peggiori della settimana:
  • SosTravel -10,14%
  • Clabo -10,06%
  • Sciuker Frames -8,88%
  • Cft -7,44%
  • DigiTouch -7,18%
L'AIM Italia Investable (AII) è un indice di mercato azionario che comprende le azioni delle società quotate all'Aim Italia coperte da un analista finanziario.

La presenza di uno o più analisti finanziari consente di attivare una modalità di investimento basata sui fondamentali delle società: l'unica adeguata ad un mercato poco liquido come l'Aim Italia.

L'indice è ricalcolato settimanalmente, alla chiusura di venerdì.

Maggiori dettagli sull'AIM Italia Investable Index.

Redazione Aim Italia News

venerdì 10 maggio 2019

Ftse Aim Italia 10-05-2019

Il FTSE AIM Italia scende del -0,04% 8.787,04 punti.

Ftse Aim Italia 10-05-2019
Ftse Aim Italia 10-05-2019

Il controvalore scambiato in giornata è di 7.690.873 euro.

36 titoli su 115 (31%) hanno chiuso la seduta con una variazione positiva.

I risultati migliori della giornata:
  • Illa: 15,38%
  • AMM: 8,66%
  • Neosperience: 6,61%
  • Abitare In: 4,95%
  • Esautomotion: 3,62%
I risultati peggiori della giornata:
  • WM Capital: -9,06%
  • Mondo Tv Suisse: -8,85%
  • Imvest: -7,87%
  • Visibilia Editore: -5,00%
  • SosTravel: -4,38%

Redazione Aim Italia News

EdiliziAcrobatica nel 1° trimestre accelera la crescita

EdiliziAcrobatica, società quotata all'AIM Italia e all'Euronext Growth di Parigi, specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza, comunica che i ricavi del primo trimestre sono pari a circa 8,3  mln di euro, registrando un incremento del +74% rispetto al corrispondente dato dell'esercizio precedente, pari a circa 4,8 mln di euro.

Le sedi operative hanno raggiunto quota 74, con un incremento di 4 rispetto il 31 dicembre 2018.

✅ EdiliziAcrobatica 
✔ Prezzo 5,20 € 
✔ PE 12m 16,3 
✔ PB 3,56 
✔ Fair Value 4,33 € 
✔ Rendimento implicito 11,0% 
✔ Rating B1 - GROWTH 

Esautomotion acquisisce importante cliente cinese

Esautomotion, società quotata all'AIM Italia, attiva nel settore della componentistica meccatronica ad alta precisione, comunica l’acquisizione in Cina del più grande cliente del settore pressopiega, laser e punzonatrici a livello mondiale.

La società cinese, quotata alla borsa di Shenzhen e il cui nome è – per il momento - riservato, produce circa 2.000 macchine (1.200 Pressopiega, 400 Laser, 400 Punzonatrici), ed esporta già il 30% della sua produzione al di fuori della Cina, con importanti obiettivi di crescita sul mercato cinese e mondiale.

Il controllo numerico prodotto da Esautomotion è stato profondamente personalizzato in collaborazione col cliente ed è stato da questi già presentato a tutta la propria rete di vendita mondiale.

Lo scopo del cliente è quello di sostituire con Esautomotion una percentuale rilevante della fornitura (previsione per il primo anno di 1 mln di euro), attualmente appannaggio di fornitori storici, uno europeo ed uno cinese.

L’accordo è già operativo avendo terminato con successo un lungo periodo di test sul campo.

Gianni Senzolo, ceo di Esautomotion, afferma:

“La storia del “corteggiamento” da parte di Esautomotion di questo importante cliente inizia 8 anni fa quando, approcciando il mercato cinese, abbiamo iniziato dai primi costruttori che si affacciavano sui mercati dell’export in occidente.

Esautomotion iniziava a vendere ed acquisire questi clienti principalmente per la quota di macchine più sofisticate.

Avviava anche l’approccio ai quattro/cinque “giganti” per numero di macchine vendute principalmente nel mercato domestico.

In questi anni, Esautomotion ha aumentato notevolmente la propria presenza nel mondo e nelle fiere internazionali dove vengono esposte da parte dei nostri clienti più prestigiosi le macchine più d’avanguardia con le nostre soluzioni tecnologiche.

Abbiamo continuato ad incontrarci in modo sistematico con i grandi clienti cinesi, certi del fatto che anche questi prima o poi avrebbero iniziato ad elevare sia la quota di export che il livello tecnologico, confidando nella bontà delle nostre soluzioni di automazione in termini qualitativi, di referenze mondiali e di competitività.

Lo scorso anno alla Fiera Euroblech di ottobre in Germania siamo stati visitati dapprima da una delegazione tecnica e poi dal presidente di questa società che ci ha semplicemente detto:

«Adesso è arrivato il momento di lavorare insieme».

Da qui è partito il progetto e dopo sei mesi di lavoro e investimenti finalmente abbiamo raggiunto questo ottimo risultato. ”

✅ Esautomotion 
✔ Prezzo 3,14 € 
✔ PE 12m 14,3 
✔ PB 2,53 
✔ Fair Value 2,79 € 
✔ Rendimento implicito 10,9% 
✔ Rating B1 - GROWTH 

Cft, acquisizione per ampliare il portafoglio prodotti del settore packaging

Cft, società quotata all'AIM Italia, che opera nella progettazione, sviluppo e produzione di macchine e impianti “chiavi in mano” destinati principalmente al settore del Food & Beverage, comunica di aver acquistato l’intero capitale sociale di Siapi Srl, società con sede in San Vendemiano (TV).

Siapi è una società attiva nella progettazione, produzione e vendita di soluzioni tecnologiche per il mercato delle macchine di stiro-soffiaggio per bottiglie e contenitori in PET, PP, PLA e altre resine ecocompatibili, focalizzata in particolare nelle soffiatrici lineari bistadio di alta qualità.

L’acquisizione rientra nella più ampia strategia di ampliamento del portafoglio prodotti e completamento della gamma nel settore del packaging.

Nel 2018 Siapi ha registrato ricavi per circa 11 mln di euro, un ebitda adjusted di circa 800 migliaia di euro ed una Posizione Finanziaria Netta adjusted pari a 0.

Il corrispettivo dell’acquisizione è stato fissato in 3 mln di euro.

È stato inoltre previsto a favore del socio venditore Camerin Holding Srl un diritto di earn-out da determinarsi sulla base dell’ebitda medio realizzato nel corso del triennio 2020-2022 che potrà raggiungere un valore massimo di 2,4 mln di euro nel caso in cui l’ebitda medio del triennio sia pari ad almeno 1,2 mln di euro.

✅ Cft 
✔ Prezzo 4,70 € 
✔ PE 12m 22,7 
✔ PB 1,92 
✔ Fair Value 4,14 € 
✔ Rendimento implicito 7,8% 
✔ Rating C - SPECULATIVO 

La borsa di Vienna si propone come alternativa all'AIM Italia e all'Euronext Growth

Si è tenuto ieri a Roma, presso il Luiss Loft, l'incontro di presentazione della Borsa di Vienna alla comunità finanziaria italiana.

L'incontro è stato organizzato da Spring+, società di consulenza finanziaria specializzata nel supporto alle Pmi.

Nel corso della tappa romana del roadshow internazionale della Borsa di Vienna, sono stati presentati i vantaggi e le caratteristiche di una quotazione sul mercato austriaco.


Fonte: Askanews - www.askanews.it, durata: 0:32.

Spiega Fabio Palumbo, partner di Spring+:

"La Borsa di Vienna offre diversi vantaggi per chi sceglie di sbarcare su questo listino.

La procedura è snella, rigorosa, più semplice e meno costosa di altre piazze finanziarie.

I requisiti di accesso e gli obblighi periodici sono ridotti rispetto agli altri mercati europei, rendendo più agevole l'ingresso nel listino."

WM Capital, accordo con Regus per lanciare lo smart-working franchising

WM Capital, società quotata all'AIM Italia, specializzata nel Business Format Franchising, ha stipulato un accordo con Regus, leader mondiale per la fornitura di spazi di lavoro, presente in oltre 900 città e 120 Paesi, per lo sviluppo del progetto di franchising in Italia.

Dopo il debutto nel 2015 in 12 Paesi extra-europei, nel 2018 Regus ha esteso il format del franchising anche a cinque mercati europei (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia).

Il programma di sviluppo preveda un’area geografica e un numero di aperture predefiniti.

La proposta franchising di Regus è innovativa per il settore real estate.

L’accordo prevede la presenza di Regus sul sistema multimediale di AZ Franchising, costituito dal magazine di settore e dal portale online azfranchising.it, per tutto il 2019.

Fabio Pasquali, amministratore delegato di WM Capital:

 “Siamo lieti di avere a bordo del nostro network un brand dirompente come Regus, che sta introducendo una rivoluzione nel mondo del co-working e smart working, proponendo un’offerta interessante e rivolta ad una pluralità di soggetti”.

Mauro Mordini, Country Manager di Regus in Italia, ha dichiarato:

“Per noi il lavoro flessibile è la trasformazione non solo dello spazio, ma del modello di business stesso.

Offrire, per la prima volta in Italia, la possibilità di aprire business center in franchising significa dare ai nostri affiliati l’occasione di diversificare l’investimento nel settore.”

Digital360, pubblicato studio societario

Studio societario di CFO su Digital360
Studio societario di
CFO su Digital360
CFO ha pubblicato uno studio societario di aggiornamento su Digital360 (20 pagine, formato pdf).

Il fatturato previsto è di 26,4 mln di euro nel 2019 (+17,2% rispetto al 2018), 30,2 mln di euro nel 2020.

L'utile netto rettificato previsto è di 0,60 mln di euro nel 2019 (+87,4% rispetto al 2018), 0,95 mln di euro nel 2020.

L'utile per azione rettificato previsto è di 0,037 euro nel 2019 (0,020 euro nel 2018), 0,059 euro nel 2020.

Il prezzo corrente del titolo è 1,09 euro.

Il rapporto prezzo / utili è di 29,5 sugli utili del 2019 e 18,5 sugli utili del 2020.

CFO attribuisce il rating BUY (invariato) al titolo.

Il target price assegnato è di 1,70 euro (precedente 1,60), con un premio del 56% sul prezzo corrente.

La nostra valutazione è di un fair value di 0,989 euro per azione, con un rendimento implicito del 9,6%.

Il nostro rating è C - SPECULATIVO.

Redazione Aim Italia News

✅ Digital360 
✔ Prezzo 1,09 € 
✔ PE 12m 24,3 
✔ PB  2,05 
✔ Fair Value 0,989 € 
✔ Rendimento implicito 9,6% 
✔ Rating C - SPECULATIVO 

giovedì 9 maggio 2019

Ftse Aim Italia 09-05-2019

Il FTSE AIM Italia scende del -0,34% 8.790,15 punti.

Ftse Aim Italia 09-05-2019
Ftse Aim Italia 09-05-2019

Il controvalore scambiato in giornata è di 11.609.384 euro.

28 titoli su 115 (24%) hanno chiuso la seduta con una variazione positiva.

I risultati migliori della giornata:
  • Mondo Tv Suisse: 6,86%
  • EdiliziAcrobatica: 6,12%
  • WM Capital: 5,67%
  • SprintItaly (Sicit Group): 4,63%
  • Siti B&T Group: 3,23%
I risultati peggiori della giornata:
  • Blue Financial Communication: -10,17%
  • Cft: -7,94%
  • Imvest: -7,77%
  • DBA Group: -6,36%
  • Sciuker Frames: -4,96%

Redazione Aim Italia News

Leone Film Group, pubblicato studio societario

Studio societario di UBI Banca su Leone Film Group
Studio societario di UBI Banca
su Leone Film Group
UBI Banca ha pubblicato uno studio societario di aggiornamento su Leone Film Group (14 pagine, formato pdf).

Il fatturato previsto è di 142 mln di euro nel 2019 (+11,1% rispetto al 2018), 152 mln di euro nel 2020.

L'utile netto previsto è di 8,2 mln di euro nel 2019 (+20,9% rispetto al 2018), 11,0 mln di euro nel 2020.

L'utile per azione previsto è di 0,578 euro nel 2019 (0,479 euro nel 2018), 0,776 euro nel 2020.

Il prezzo corrente del titolo è 4,70 euro.

Il rapporto prezzo / utili è di 8,1 sugli utili del 2019 e 6,1 sugli utili del 2020.

UBI Banca attribuisce il rating BUY (invariato) al titolo.

Il target price assegnato è di 6,74 euro (precedente 6,48), con un premio del 43% sul prezzo corrente.

La nostra valutazione è di un fair value di 4,77 euro per azione, con un rendimento implicito del 12,4%.

Il nostro rating è A - VALUE.

Redazione Aim Italia News

✅ Leone Film Group 
✔ Prezzo 4,70 € 
✔ PE 12m 8,9 
✔ PB  1,45 
✔ Fair Value 4,77 € 
✔ Rendimento implicito 12,4% 
✔ Rating A - VALUE 

Testo completo del Decreto Attuativo sui nuovi PIR, approvati dalla Legge di Bilancio 2019

DECRETO 30 aprile 2019.

Disciplina attuativa dei piani di risparmio a lungo termine.

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto l’art. 1, commi da 211 a 215, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, che disciplina gli investimenti nei piani di risparmio a lungo termine, di cui all’art. 1, commi da 100 a 114, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, costituiti a decorrere dal 1° gennaio 2019;

Visto, in particolare, il comma 214 del medesimo art. 1 che prevede che le disposizioni di cui ai precedenti commi da 211 a 213 sono attuate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione europea, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuto compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;

Visto il successivo comma 215 che prevede che con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti le modalità e i criteri per l’attuazione delle disposizioni di cui ai precedenti commi da 211 a 214;

Visto l’art. 1, commi da 100 a 114, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, e successive modificazioni, che disciplina i piani di risparmio a lungo termine;

Visto il testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni;

Visto il regolamento della Commissione 17 giugno 2014, n. 651/2014/UE, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato, e che si applica fino al 31 dicembre 2020;

Visto, in particolare, l’art. 21 del medesimo regolamento che disciplina gli aiuti al finanziamento del rischio;  Visto il successivo art. 23, paragrafo 2, ultimo periodo, del medesimo regolamento che disciplina gli aiuti alle piattaforme alternative di negoziazione specializzate nelle PMI concessi nella forma di incentivi fiscali a investitori privati dipendenti che sono persone fisiche;

Visto l’allegato I al medesimo regolamento n. 651/2014/UE che contiene la definizione di PMI;

Vista la raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese;

Visto l’art. 4, paragrafo 1, numeri 21) e 22), della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, n. 2014/65/UE, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva n. 2002/92/CE e la direttiva n. 2011/61/UE, concernenti le definizioni di mercato regolamentato e di sistema multilaterale di negoziazione;

 Decreta:

Art. 1.
Definizioni

1. Ai fini del presente decreto si intende per:

a) «piccola o media impresa (PMI)»: l’impresa che occupa meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro ai sensi dell’allegato I, art. 2, paragrafo 1, al regolamento n. 651/2014/UE;

b) «PMI non quotata»: la PMI, le cui azioni o quote, al momento dell’investimento, non sono negoziate in un mercato regolamentato di cui all’art. 4, paragrafo 1, numero 21), della direttiva n. 2014/65/UE;

c) «PMI ammissibile»: la PMI non quotata, residente nel territorio dello Stato ai sensi dell’art. 73 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo con stabile organizzazione nel territorio dello Stato, che non ha ricevuto risorse finanziarie per un ammontare complessivo superiore a 15 milioni di euro a titolo di aiuto al finanziamento del rischio in conformità all’art. 21, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 651/2014/UE e che soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:

i) non ha operato in alcun mercato;

ii) opera in un mercato qualsiasi da meno di sette anni dalla prima vendita commerciale;

iii) necessita di un investimento iniziale per il finanziamento del rischio che, sulla base di un piano aziendale elaborato per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico, è superiore al 50 per cento del suo fatturato medio annuo registrato negli ultimi cinque anni;

d) «sistema multilaterale di negoziazione»: il sistema multilaterale di negoziazione di cui all’art. 4, paragrafo 1, n. 22), della direttiva n. 2014/65/UE, nel quale la maggioranza degli strumenti finanziari ammessi alla negoziazione sono emessi da PMI di cui al citato allegato I al regolamento n. 651/2014/UE;

e) «fondo per il venture capital »: l’organismo di investimento collettivo del risparmio, residente nel territorio dello Stato ai sensi dell’art. 73 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo, che destina almeno il 70 per cento dei capitali raccolti in investimenti in favore di PMI ammissibili;

f) «fondo di fondi per il venture capital »: l’organismo di investimento collettivo del risparmio, residente nel territorio dello Stato ai sensi dell’art. 73 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo, che destina l’intero patrimonio raccolto all’investimento in quote o azioni di fondi per il venture capital di cui alla precedente lettera e) ;

g) «investimenti per il finanziamento del rischio»: gli investimenti in equity e quasi-equity;

h) «investimento in equity »: il conferimento di capitale a un’impresa quale corrispettivo di una quota del capitale di rischio dell’impresa anche attraverso la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi;

i) «investimento in quasi-equity »: un tipo di finanziamento che si colloca tra e quity e debito e ha un rischio più elevato del debito di primo rango ( senior ) e un rischio inferiore rispetto al capitale primario ( common equity ), il cui rendimento per colui che lo detiene si basa principalmente sui profitti o sulle perdite dell’impresa destinataria e non è garantito in caso di cattivo andamento dell’impresa. Gli investimenti in quasi-equity possono essere strutturati come debito, non garantito e subordinato, compreso il debito mezzanino e convertibile in equity o come capitale privilegiato ( preferred equity );

l) «investitore privato indipendente»: l’investitore privato che non è azionista dell’impresa ammissibile in cui investe;

m) «investimenti ulteriori»: gli investimenti supplementari per finanziare il rischio di una società, realizzato in seguito a una o più serie di investimenti per il finanziamento del rischio;

n) «impresa collegata»: le imprese fra le quali esiste una delle relazioni seguenti:

i) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;

ii) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;

iii) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;

iv) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa che controlla da sola, in virtù di un Accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.

Art. 2.
Aiuti alle PMI erogati tramite sistemi multilaterali di negoziazione e fondi per il venture capital

1. La quota del 70 per cento del valore complessivo del piano di risparmio a lungo termine, disciplinato dall’art. 1, commi da 100 a 114, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, costituito dall’investitore privato indipendente, deve essere investita:

a) per almeno il 5 per cento del valore complessivo in strumenti finanziari, ammessi alle negoziazioni sui sistemi multilaterali di negoziazione, emessi da PMI ammissibili;

b) per almeno il 5 per cento in quote o azioni di fondi per il venture capital , o di fondi di fondi per il venture capital.

2. Al fine del computo della quota del 5 per cento del valore complessivo degli investimenti qualificati in strumenti finanziari ammessi alle negoziazioni sui sistemi multilaterali di negoziazione emessi da PMI ammissibili, e della quota del 70 per cento dei capitali raccolti dai fondi per il venture capital , si considerano ammissibili gli investimenti in equity e quasi-equity .

Art. 3.
Limite agli aiuti per il finanziamento del rischio

1. Ciascuna PMI emittente gli strumenti finanziari ammessi alle negoziazioni sui sistemi multilaterali di negoziazione e ciascuna PMI i cui strumenti finanziari sono oggetto di investimento da parte dei fondi per il venture capital non può ricevere un ammontare complessivo di risorse finanziarie a titolo di qualsiasi misura di aiuto per il finanziamento del rischio superiore a 15 milioni di euro.

Art. 4.
Condizioni per l’accesso all’aiuto

1. I soggetti indicati al comma 101 dell’art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, presso i quali sono costituiti i piani di risparmio a lungo termine di cui al presente decreto, devono acquisire, dalle PMI emittenti gli strumenti finanziari detenuti nei piani, una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, che attesti che la medesima PMI non ha ricevuto un ammontare complessivo di risorse finanziarie a titolo di qualsiasi misura di aiuto per il finanziamento del rischio superiore a 15 milioni di euro.

2. Nella dichiarazione di cui al comma 1 deve risultare, altresì, che la PMI, al momento dell’investimento iniziale:

a) non è quotata;

b) soddisfa una delle seguenti condizioni:

i) non ha operato in alcun mercato;

ii) opera in un mercato qualsiasi da meno di sette anni dalla prima vendita commerciale;

iii) necessita di un investimento iniziale per il finanziamento del rischio che, sulla base di un piano aziendale elaborato per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico, è superiore al 50 per cento del suo fatturato medio annuo registrato negli ultimi cinque anni.

3. È possibile effettuare investimenti ulteriori nelle imprese ammissibili, anche dopo il periodo di sette anni di cui al comma 2, lettera b) , punto ii) , se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

a) non è superato l’importo di cui al comma 1;

b) il piano aziendale lo prevede;

c) l’impresa non è diventata collegata di un’altra impresa, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera n) , a meno che la nuova impresa risultante sia una PMI.

4. Ai fini del presente articolo i soggetti di cui al comma 1 devono acquisire, al momento dell’investimento iniziale, il piano aziendale della PMI oggetto di investimento e, al momento di effettuare gli investimenti ulteriori, una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, che attesti il rispetto delle condizioni di cui al comma 3, lettere a) e c).

5. È possibile acquistare quote o azioni di una PMI non quotata da un investitore precedente solo in combinazione con un apporto di nuovo capitale pari almeno al 50 per cento dell’ammontare complessivo dell’investimento.

Art. 5.
Condizioni per l’accesso all’aiuto tramite fondi per il venture capital

1. Per gli investimenti in quote o azioni di fondi per il venture capital , i soggetti indicati al comma 101 dell’art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, presso i quali sono costituiti i piani di risparmio a lungo termine di cui al presente decreto, devono acquisire, dagli stessi fondi per il venture capital , una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che attesta che il fondo medesimo soddisfa i requisiti previsti dall’art. 1, comma 213, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

2. Per gli investimenti in quote o azioni di fondi di fondi per il venture capital , i predetti soggetti presso i quali sono costituiti i piani devono acquisire dagli stessi fondi di fondi una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che attesti che il fondo medesimo soddisfa i requisiti previsti dall’art. 1, comma 1, lettera f) , del presente decreto. I medesimi fondi di fondi acquisiscono dai fondi per il venture capital una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che attesta che il fondo medesimo soddisfa i requisiti previsti dall’art. 1, comma 213, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

3. I fondi per il venture capital devono acquisire, dalle PMI oggetto di investimento, una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, che attesti che la medesima PMI non ha ricevuto un ammontare complessivo di risorse finanziarie a titolo di qualsiasi misura di aiuto per il finanziamento del rischio superiore a 15 milioni di euro.

4. Nella dichiarazione di cui al comma 3 deve risultare, altresì, che la PMI, al momento dell’investimento iniziale:

a) non è quotata;

b) soddisfa una delle seguenti condizioni:

i) non ha operato in alcun mercato;

ii) opera in un mercato qualsiasi da meno di sette anni dalla prima vendita commerciale;

iii) necessita di un investimento iniziale per il finanziamento del rischio che, sulla base di un piano aziendale elaborato per il lancio di un nuovo prodotto o l’ingresso su un nuovo mercato geografico, è superiore al 50 per cento del suo fatturato medio annuo registrato negli ultimi cinque anni.

5. I fondi per il venture capital possono investire nelle PMI ammissibili, anche dopo il periodo di sette anni di cui al comma 4, lettera b) , punto ii) , se il piano aziendale iniziale lo prevede e se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

a) non è superato l’importo di cui al comma 3;

b) l’impresa non è diventata collegata di un’altra impresa, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera n) , a meno che la nuova impresa risultante sia una PMI.

6. Ai fini del presente articolo i predetti fondi, al momento dell’investimento iniziale, devono acquisire il piano aziendale dalla PMI oggetto di investimento e, al momento di effettuare gli investimenti ulteriori, una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, che attesti il rispetto delle condizioni di cui al comma 5, alle lettere a) e b) .

7. I fondi per il venture capital possono acquistare quote o azioni di una PMI ammissibile da un investitore precedente solo in combinazione con un apporto di nuovo capitale pari almeno al 50 per cento dell’ammontare complessivo dell’investimento.

Art. 6.
Monitoraggio degli effetti

1. Il Ministero dello sviluppo economico, decorsi sei mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto, provvederà al monitoraggio degli effetti prodotti dalla misura di cui all’art. 1, commi da 211 a 215, della legge 31 dicembre 2018, n. 145, sull’entità della raccolta e sul numero delle negoziazioni, anche al fine di valutare l’opportunità di interventi normativi ulteriori.

Art. 7.
Decorrenza

1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano ai piani di risparmio a lungo termine costituiti a decorrere dal 1° gennaio 2019.

Roma, 30 aprile 2019

Il Ministro dello sviluppo economico DI MAIO

Il Ministro dell’economia e delle finanzeTRIA

CrowdFundMe, il primo trimestre conferma la forte crescita

CrowdFundMe, società quotata all'AIM Italia che gestisce una piattaforma di equity crowdfundingcontinua a crescere a un ritmo elevato nel primo trimestre 2019.

I capitali raccolti ammontano 1.873.043 euro, in aumento del +54% rispetto allo stesso periodo 2018 (1.215.863 euro).

In crescita anche il numero di ordini che passano da 727 a 1.158 (+59%).

Gli accessi al portale nei primi tre mesi del 2019 si attestano a 185.599, contro i 116.066 del primo trimestre 2018 (+60%), mentre le registrazioni al sito aumentano del +45% (4.040 da 2.781).

Invariato il numero di campagne lanciate, pari a 9.

✅ CrowdFundMe 
✔ Prezzo 7,54 € 
✔ PE 12m neg 
✔ PB 4,08 
✔ Fair Value 7,01 € 
✔ Rendimento implicito 10,9% 
✔ Rating B2 - GROWTH 

Intred, nel 1° trimestre continua la crescita trainata dalla banda ultralarga

Il CdA di Intred, società quotata all'AIM Italia e operatore di telecomunicazioni della Lombardia orientale, comunica che il fatturato del primo trimestre 2019 è di 4,9 mln di euro, in crescita del 20,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’incremento è sostenuto principalmente dalle vendite di connessioni in banda ultralarga (FTTH e FTTC), cresciute del 46,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Continua anche l’estensione della rete che passa dai 1.950 km di fine 2018 ai 2.170 km di fine marzo 2019, con una variazione di +11%.

PAS
La società si era impegnata in sede di IPO a raggiungere un obiettivo di ebitda 2018 di 6,5 mln di euro al netto degli effetti del processo di quotazione; in caso di mancato raggiungimento del risultato, il meccanismo azioni PAS (Price Adjustment Share) prevedeva la progressiva cancellazione fino al 15,6% delle azioni detenute dagli azionisti storici.

Il CdA di Intred ha approvato il “Prospetto PAS” che certifica che l’esercizio 2018 si è chiuso con il superamento di tale target è non vi sarà cancellazione di azioni.

✅ Intred 
✔ Prezzo 4,05 € 
✔ PE 12m 17,5 
✔ PB 2,70 
✔ Fair Value 3,50 € 
✔ Rendimento implicito 10,1% 
✔ Rating B1 - GROWTH 

mercoledì 8 maggio 2019

Ftse Aim Italia 08-05-2019

Il FTSE AIM Italia scende del -0,08% 8.819,79 punti.

Ftse Aim Italia 08-05-2019
Ftse Aim Italia 08-05-2019

Il controvalore scambiato in giornata è di 8.790.046 euro.

30 titoli su 115 (26%) hanno chiuso la seduta con una variazione positiva.

I risultati migliori della giornata:
  • Vimi Fasteners: 7,45%
  • DBA Group: 5,77%
  • Neodecortech: 4,23%
  • Giorgio Fedon & Figli: 4,05%
  • Health Italia: 3,41%
I risultati peggiori della giornata:
  • Imvest: -16,81%
  • Ecosuntek: -5,11%
  • SCM SIM: -3,92%
  • Visibilia Editore: -3,66%
  • Telesia: -3,43%

Redazione Aim Italia News

SG Company acquista l’80% di Double per portare all'interno le produzioni video

SG Company, società quotata all'AIM Italia, che si occupa di comunicazione integrata Live & Digital, ha  firmato un accordo per l’acquisizione dell’80%, con possibile completamento del restante 20%, di Double Srl, agenzia attiva nel settore della produzione video.

Double è una giovane realtà fondata nel 2017 e guidata dai due soci, Alessandra PozziSalvatore  Iannello ed è stata finora fornitore strategico di CEV Holding, di cui SG Company detiene il 51%, nella preparazione di video, con focalizzazione sul canale B2C (video virali).

Con questa operazione si mira a consolidare una fornitura ritenuta strategica dal momento che la produzione video diventa sempre più un elemento essenziale nella risposta alle esigenze del cliente (sia che operi su canale B2B sia B2C).

L’integrazione del servizio di produzione video rende più completa l’offerta di SG Company e permette di incrementare il valore medio del contratto commerciale.

Inoltre, l’attività di Double vede forti complementarietà con l’attività della neo-costituita Bellanova Design, lo studio di architettura e design interno a SG Company.

Tutti i servizi di rendering,  infatti, richiedono l’utilizzo di tecniche video (regia, coloring, motion, montaggio, ecc.), tutte competenze distintive proprie di Double.

Il piccolo team di Double, attualmente composto dai due soci e da altri due professionisti, sarà integrato con delle risorse già presenti nelle società del gruppo e sarà la base per eventuali ulteriori sviluppi sia organici sia per aggregazione.

Ha commentato Davide Verdescaceo & chairman di SG Company.:

“Coerentemente con la nostra strategia di crescita per linee esterne, con l’acquisizione di Double intendiamo muovere un ulteriore passo verso il consolidamento della nostra posizione di hub integrato di comunicazione.

Per un gruppo come il nostro, è importante riuscire a integrare specifiche competenze per poter anticipare in modo creativo e con elevati standard qualitativi le esigenze crescenti dei nostri clienti e fornire loro elementi di differenziazione sul mercato”.

Double ha registrato un giro d’affari 2018 di 395 mila euro.

La struttura dell’operazione prevede che SG Company paghi per cassa l’iniziale 80% di Double.

Il valore della prima tranche dell’operazione è stimato in circa 32.500 euro.

Il restante 20% del capitale sociale di Double potrà venire acquistato da parte di SG Company, a seguito dell’eventuale esercizio delle opzioni put e call pattuite tra le parti, entro il 31 dicembre 2021.

✅ SG Company 
✔ Prezzo 2,00 € 
✔ PE 12m 20,0 
✔ PB 4,35 
✔ Fair Value 1,71 € 
✔ Rendimento implicito 9,9% 
✔ Rating B1 - GROWTH 

Safe Bag da oggi si chiama TraWell Co

Loghi Safe Bag e TraWell Co
Loghi Safe Bag e TraWell Co
Safe Bag, società quotata all'AIM Italia, comunica che si è avuta evidenza dell’avvenuta iscrizione presso il Registro delle Imprese di Varese della delibera adottata dall’assemblea straordinaria lo scorso 29 aprile 2019 che ha modificato la denominazione sociale da Safe Bag SpA. in TraWell Co SpA.

Perché il cambio di nome
La società vuole estendere le proprie attività, dall'attuale servizio di protezione e rintracciamento dei bagagli per i passeggeri aeroportuali a un insieme più ampio di servizi aeroportuali, tra cui:
  • Servizi Cambia Valute,
  • Relax e bellezza,
  • Divertimento,
  • Servizi di business,
  • Servizi di mobilità.
Il nuovo nome TraWell Co è più rappresentativo dei nuovi servizi offerti.

✅ TraWell Co 
✔ Prezzo 4,40 € 
✔ PE 12m 18,5 
✔ PB 2,78 
✔ Fair Value 4,05 € 
✔ Rendimento implicito 8,8% 
✔ Rating C - SPECULATIVO 

Monitor AIM Italia, pubblicato il report di aprile

Monitor AIM Italia, report mese di febbraio 2019
Monitor AIM Italia, report mese di aprile 2019
Cristian Frigerio, analista finanziario di Delphos Assets Management SA, ha pubblicato il Report AIM Italia del mese di aprile 2019 (8 pagine, formato pdf).

Il report è uno strumento creato per dare una panoramica dei fondamentali delle società quotate all'AIM Italia e dei multipli che il mercato attribuisce ai singoli titoli.

martedì 7 maggio 2019

Ftse Aim Italia 07-05-2019

Il FTSE AIM Italia scende del -0,42% 8.826,89 punti.

Ftse Aim Italia 07-05-2019
Ftse Aim Italia 07-05-2019

Il controvalore scambiato in giornata è di 11.963.322 euro.

33 titoli su 115 (29%) hanno chiuso la seduta con una variazione positiva.

I risultati migliori della giornata:
  • Blue Financial Communication: 13,33%
  • Illa: 10,07%
  • Neosperience: 4,71%
  • Caleido Group: 3,76%
  • Monnalisa: 3,66%
I risultati peggiori della giornata:
  • Imvest: -7,94%
  • AMM: -7,86%
  • Enertronica: -5,44%
  • SosTravel: -4,23%
  • Finlogic: -4,17%

Redazione Aim Italia News

Officina Stellare (telescopi e strumentazione aerospaziale), parte il roadshow

Officina Stellare, società specializzata nella progettazione e produzione di telescopi e strumentazione ottica e aerospaziale, si prepara a quotarsi su Aim Italia entro l'estate.

Telescopi di Officina Stellare
Telescopi di Officina Stellare
Il roadshow partirà a metà maggio.

Ha dichiarato Giovanni Dal Lago, ceo e co-fondatore di Officina Stellare.

“Il settore aerospaziale sta vivendo un processo di “democratizzazione”, che renderà lo spazio sempre più accessibile anche agli operatori commerciali.

In questo contesto, Officina Stellare ha intrapreso un percorso di crescita e avviato importanti investimenti”.

La quotazione sul mercato AIM Italia servirà per raccogliere nuovo capitale, sostenere i nostri progetti di Ricerca e Sviluppo e diventare una vera e propria “space factory” riconosciuta a livello mondiale.

Il nostro obiettivo è quello di crescere in tempi rapidi e rafforzare così il nostro ruolo di leadership nel mercato della New Space Economy”.

Ambromobiliare è Advisor Finanziario e Banca Finnat Nomad e Global Coordinator.

Per approfondimenti rimandiamo all'articolo pubblicato dal Sole 24 OreOfficina Stellare, i telescopi (veneti) della Nasa puntano sull’Aim di Alberto Annicchiarico.

Sirio (ristorazione commerciale) presto all'AIM Italia

Sirio SpA, società attiva in Italia nel settore della ristorazione commerciale, specializzata nella progettazione, sviluppo e gestione di caffetterie, snack bar e ristoranti, ha presentato la comunicazione di pre-ammissione su Aim Italia.

Il core-business della società è rappresentato dalla ristorazione commerciale in concessione presso strutture ospedaliere, presso aree di sosta autostradali e in strutture aeroportuali.

Sirio è anche attiva nella ristorazione commerciale fast-food, settore in cui la società opera dal 2012 quale partner commerciale e franchisee del gruppo multinazionale Burger King.

Nel 2018 ha avviato nuove iniziative volte allo sviluppo di punti vendita in centri storici delle principali città italiane.

Al 31 dicembre 2018, l' azienda contava 77 punti vendita attivi, di cui 61 in ambito ospedaliero, 7 stradali e autostradali, 4 aeroportuali, 3 fast-food e 2 city.

Sirio opera interamente in Italia.

Bilancio annuale
migliaia di euro
31 dicembre 2017

Ricavi
58.532

Ebitda
6.117

Utile netto
1.990

Patrimonio netto
8.236

Debiti finanziari netti
9,587

Patrimonio netto per azione
3,432 euro

Utile per azione
0,829 euro

Nel 1° semestre 2018 (rispetto al 1° semestre 2017) il fatturato è aumentato del 10,9% e l'ebitda del 14,8%.

In attesa di conoscere i risultati effettivi del 2018, la nostra previsione, basata su una semplice proiezione degli ultimi bilanci, è di un fatturato di 66 mln, un ebitda di 7,0 mln e un utile netto di 2,2 mln di euro.

Il range di prezzo indicativo è compreso tra 9,5 e 12 euro per azione con una valutazione pre-money della società compresa tra 22,8 e 28,8 mln di euro.

Gli azionisti significativi prima dell' ammissione sono Stefania Atzori (53,76%) presidente del CdA, Luciano Giuseppe Lomonaco (33,45%) vicepresidente e Damiano Rossini ( 12,79%).

Banca Mediolanum è il Nomad.

Ki Group Holding, aumento di capitale di 1,95 mln di euro

Ki Group Holding, società quotata all’AIM Italia e attiva nel settore della distribuzione all'ingrosso, produzione e vendita al dettaglio di prodotti biologici, comunica che è stata depositata presso il Registro delle Imprese di Torino l'offerta in opzione di 1.548.653 azioni ordinarie di nuova emissione.

L’Offerta in opzione viene effettuata sulla base del di 13 nuove azioni ogni 36 azioni detenute.

Diritti di opzione
I Diritti di Opzione non sono negoziabili sull’AIM Italia.

Prezzo di offerta
Il prezzo di offerta è di 1,26 euro per ogni nuova azione, con uno sconto del 5,3% sull'ultimo prezzo di 1,33 euro.

Periodo di adesione
Il periodo di adesione all’offerta in opzione è compreso tra il 6 maggio 2019 e il 21 giugno 2019.

Modalità di adesione
Tramite gli intermediari, mediante sottoscrizione dell’apposito modulo.

Diritto di prelazione
Gli azionisti che esercitano il proprio diritto di opzione hanno altresì diritto di prelazione nell’acquisto delle azioni in offerta che residuassero non optate al termine del periodo di adesione, purché ne facciano contestuale richiesta nel modulo di adesione.

Gli amministratori potranno provvedere al collocamento delle eventuali azioni residue mediante offerta in borsa e, in caso di mancato collocamento, potranno venire rimborsate mediante acquisto da parte della società, attraverso l’utilizzo delle riserve disponibili.

DigiTouch, pubblicato studio societario

Studio societario di Banca Akros su DigiTouch
Studio societario di
Banca Akros su DigiTouch
Banca Akros ha pubblicato uno studio societario di aggiornamento su DigiTouch (20 pagine, formato pdf).

Il fatturato previsto è di 38,8 mln di euro nel 2019 (+29,8% rispetto al 2018), 47,1 mln di euro nel 2020.

L'utile netto previsto è di 2,3 mln di euro nel 2019 (+838,8% rispetto al 2018), 3,1 mln di euro nel 2020.

L'utile per azione previsto è di 0,166 euro nel 2019 (0,018 euro nel 2018), 0,223 euro nel 2020.

Il prezzo corrente del titolo è 1,33 euro.

Il rapporto prezzo / utili è di 8,0 sugli utili del 2019 e 6,0 sugli utili del 2020.

Banca Akros attribuisce il rating BUY (invariato) al titolo.

Il target price assegnato è di 2,17 euro (precedente 2,30), con un premio del 63% sul prezzo corrente.

La nostra valutazione è di un fair value di 1,45 euro per azione, con un rendimento implicito del 12,3%.

Il nostro rating è A - VALUE.

Redazione Aim Italia News

✅ DigiTouch 
✔ Prezzo 1,33 € 
✔ PE 12m 8,9 
✔ PB  1,30 
✔ Fair Value 1,45 € 
✔ Rendimento implicito 12,3% 
✔ Rating A - VALUE 

Energica Motor Company, entro fine giugno nuovi finanziamenti per 3,5 mln di euro

Energica Motor Company, società quotata all'AIM Italia, costruttrice di moto elettriche ad alte prestazioni, ha sottoscritto un accordo preliminare con Disruption Investment Platform, comparto di Platina Investment Fund SCSp-RAIF, con sede in UK, per la sottoscrizione di:
  • un aumento di capitale sociale di 2,0 mln di euro, a un prezzo scontato del 15% rispetto al prezzo medio dei precedenti 3 mesi,
  • un convertible bond biennale di 1,5 mln di euro, ad un tasso del 5%, convertibile a un prezzo scontato del 10% rispetto al prezzo medio dei 20 giorni precedenti la data di convertibilità, con lock up nei successivi 6 mesi.
L’accordo verrà perfezionato entro il 30 giugno 2019.

L’operazione fa riferimento all'aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti il 22 giugno 2018.

Riccardo Cirillo, founding e managing partner in DIP Capital LLP, società che gestisce il fondo DIP1, ha così dichiarato:

“L’accordo che abbiamo sottoscritto in Energica Motor Company si inserisce nella nostra policy di investitori strategici e di lungo periodo alla ricerca di innovazione basata su tecnologia in grado di cambiare il paradigma dell’industria in cui opera.”

Le nuove risorse finanziarie saranno orientate in particolare al potenziamento della rete commerciale su tutti i mercati mondiali, all’ulteriore sviluppo del prodotto e all’affermazione del marchio in tutto il mondo.

lunedì 6 maggio 2019

Ftse Aim Italia 06-05-2019

Il FTSE AIM Italia scende del -0,30% 8.863,84 punti.

Ftse Aim Italia 06-05-2019
Ftse Aim Italia 06-05-2019

Il controvalore scambiato in giornata è di 10.629.132 euro.

25 titoli su 115 (22%) hanno chiuso la seduta con una variazione positiva.

I risultati migliori della giornata:
  • Neosperience: 10,97%
  • 4AIM SICAF: 5,54%
  • Illa: 4,93%
  • SCM SIM: 4,08%
  • Ki Group: 3,91%
I risultati peggiori della giornata:
  • Imvest: -16,00%
  • AMM: -9,51%
  • Neurosoft: -4,89%
  • DBA Group: -4,55%
  • Portobello: -3,89%

Redazione Aim Italia News

Ftse Aim Italia settimana 03-05-2019

Il FTSE AIM Italia scende in settimana del -0,97% a 8.890,38 punti.

Il Controvalore scambiato in settimana è di 46,6 mln di euro.

38 titoli su 115 (33%) hanno chiuso la settimana con una variazione positiva.

FTSE AIM Italia



I risultati migliori della settimana:
  • AMM: 25,61%
  • Clabo: 6,61%
  • Finlogic: 6,25%
  • Vimi Fasteners: 5,51%
  • Neurosoft: 5,14%
I risultati peggiori della settimana:
  • Caleido Group: -8,65%
  • Illa: -7,19%
  • Antares Vision: -6,35%
  • Somec: -6,09%
  • Askoll EVA: -5,74%

Risultati settimanali di tutte le società AIM Italia

4AIM SICAF: -3,49%

Abitare In: 0,00%
Agatos: 1,49%
Alfio Bardolla Training Group: -0,41%
Alkemy: -0,42%
Ambromobiliare: 1,85%
AMM: 25,61%
Antares Vision: -6,35%
Askoll EVA: -5,74%
Assiteca: 2,80%
axélero: sosp.

BioDue: 1,19%
Bio-on: -2,87%
Blue Financial Communication: -4,46%
Bomi Italia: 0,25%

Caleido Group: -8,65%
Capital For Progress 2: 0,51%
Casta Diva Group: -0,97%
CdR Advance Capital: -1,72%
Cellularline: -2,83%
CFT: -2,17%
Circle: 2,45%
Clabo : 6,61%
Comer Industries: 1,37%
Costamp Group: -0,93%
Cover 50: -1,85%
Crowdfundme: 0,52%
Culti Milano: 0,00%

DBA Group: 0,92%
DHH: 3,17%
Digital Magics: -1,67%
Digital Value: 1,49%
Digital360: 1,87%
DigiTouch: 3,72%

Ecosuntek: 0,00%
Ediliziacrobatica: -0,93%
Elettra Investimenti: -1,50%
Energica Motor Company: -0,82%
Energy Lab: sosp.
Enertronica: 3,36%
EPS Equita PEP 2: -1,02%
Esautomotion: -1,58%
Expert System: -1,30%

Fervi: 0,00%
Fine Foods NTM: 0,00%
Finlogic: 6,25%
Fintel Energia Group: 0,00%
First Capital: 0,00%
FOPE: 1,33%
Frendy Energy: -3,64%

Gabelli Value For Italy: 0,00%
Gambero Rosso: -2,63%
Gel: 1,67%
Giorgio Fedon & Figli: 0,00%
GO Internet: 2,14%
Grifal: -0,45%
Gruppo Green Power: 0,47%

Health Italia: -2,71%
H-FARM: 0,72%

Icf Group: -3,01%
IdeaMI: 0,52%
Illa: -7,19%
Ilpra: 2,86%
Imvest: 1,35%
Industrial Stars of Italy 3: -0,51%
Iniziative Bresciane: -4,30%
Innovatec: 3,42%
Intred: -1,25%
Italia Independent Group: 4,11%
Italian Wine Brands: 0,87%

Ki Group: -4,48%
Kolinpharma: 2,29%

Leone Film Group: 0,42%
Life Care Capital: 0,00%
Longino & Cardenal: -4,10%
Lucisano Media Group: -3,33%

MailUp: -3,41%
Maps: 2,26%
Masi Agricola: -2,56%
Mondo TV France: -1,48%
Mondo TV Suisse: 0,00%
Monnalisa: 4,94%

Neodecortech: 0,00%
Neosperience: 0,79%
Net Insurance: 4,49%
Neurosoft: 5,14%
Notorious Pictures: -1,67%

Orsero: -3,16%

Pharmanutra: 0,00%
Poligrafici Printing: 0,00%
Portale Sardegna: -1,19%
Portobello: -1,05%
Powersoft: -4,16%
Prismi: -2,34%

Renergetica: -0,91%
Rosetti Marino: 0,00%

Safe Bag: -1,31%
Sciuker Frames: -4,11%
SCM SIM: -2,00%
SEIF: -1,37%
SG Company: 0,00%
SITI B&T Group: -4,18%
Softec: 0,00%
Somec: -6,09%
Sostravel.com: -1,34%
Spactiv: -1,02%
Sprintitaly: 0,00%

Telesia: 2,00%
TheSpac: -0,52%
TPS: 0,46%

Vei 1: -0,52%
Vetrya: -5,63%
Vimi Fasteners: 5,51%
Visibilia Editore: -1,23%

WM Capital: -4,15%

Redazione Aim Italia News

Renergetica, finanziamento da parte del socio di maggioranza

Renergetica, società quotata all'AIM Italia, specializzata nello sviluppo di progetti di impianti energetici a fonte rinnovabile, comunica di aver sottoscritto con il socio di maggioranza Exacto SpA, che detiene il 56,49% del capitale sociale di Renergetica, un contratto di finanziamento per un importo massimo di 5,0 mln di euro, da destinare principalmente alle attività di sviluppo estero.

Tale finanziamento verrà erogato, in forma revolving, fino al 31 dicembre 2020.

La durata è biennale, con scadenza 31 dicembre 2022.

Il tasso di interesse è fissato al 3%.

Non ci sono penalità per eventuale rimborso anticipato, né previste garanzie e/o convenants di alcun tipo.

La stipula contratto è stata valutata ed approvata dal consiglio di  amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate.

Contestualmente alla sottoscrizione dell'accordo, la società Redelfi Srl, espressione del management  di  Renergetica, ha  sottoscritto con Exacto un accordo di lock-up mediante il quale si impegna a non cedere a terzi la propria partecipazione in Renergetica (pari al 19,66% del capitale sociale) per l’intera durata del finanziamento.

Davide Sommariva, presidente del consiglio di amministrazione di Renergetica, ha così commentato:

“Questo finanziamento ci permetterà di accelerare lo sviluppo internazionale, con l’obiettivo di consolidare la presenza di Renergetica in Cile, Colombia e Stati Uniti ed esplorare ulteriori mercati.

✅ Renergetica 
✔ Prezzo 3,26 € 
✔ PE 12m 17,8 
✔ PB 4,07 
✔ Fair Value 2,85 € 
✔ Rendimento implicito 10,9% 
✔ Rating B1 - GROWTH 

Solutions Capital Management SIM, sottoscritto il 57% dell'aumento di capitale

Solutions Capital Management SIM, società quotata all'AIM Italia, che si occupa di intermediazione mobiliare, gestione di portafogli e consulenza d'investimento, rende noto che si è conclusa l’operazione di aumento di capitale sociale mediante emissione di massime 167.834 azioni ordinarie.

L’operazione era stata attivata dal consiglio di amministrazione l'11 dicembre 2018, a un prezzo di offerta unitario di 7,15 euro per azione, determinando un controvalore massimo sottoscrivibile di 1.200.013 euro.

Sono state sottoscritte 96.360 azioni con un controvalore totale di 688.976 euro, pari al 57% del totale sottoscrivibile.

Il capitale sociale è ora suddiviso in 2.006.240 azioni ordinarie ed il flottante è del 16,05%.

✅ SCM SIM 
✔ Prezzo 4,90 € 
✔ PE 12m 39,9 
✔ PB 3,26 
✔ Fair Value 5,02 € 
✔ Rendimento implicito 9,5% 
✔ Rating B2 - GROWTH 

Sicit Group in borsa dal 20 maggio e dividendo straordinario SprintItaly di 2,669 euro

SprintItaly, spac quotata all'AIM Italia, comunica che si è conclusa l’offerta in opzione avente ad oggetto 2.018.842 azioni ordinarie della società per le quali è stato esercitato il diritto di recesso, a seguito della delibera dell’Assemblea straordinaria del 1° marzo 2019 che ha approvato l’operazione di business combination tra SpI e Sicit 2000.

Si ricorda che tale operazione prevede:
  • l’acquisto da parte di SpI di una partecipazione del capitale sociale di Sicit 2000 detenuta dal
  • socio unico Intesa Holding SpA,
  • un dividendo straordinario di SpI in favore dei propri azionisti, 
  • il raggruppamento di tutte le azioni di SpI, 
  • la fusione per incorporazione di Sicit in SpI.
Nell’ambito dell’offerta in opzione sono state assegnate, per effetto dell’esercizio dei diritti di opzione e dei connessi diritti di prelazione, complessive 768.842 azioni oggetto dell’offerta, ad un valore unitario di liquidazione determinato in 10,00 euro.

Pertanto, all’esito dell’offerta in opzione, residuano 1.250.000 azioni residue, le quali, tenuto conto che la società non procederà al collocamento presso terzi, saranno rimborsate da SpI mediante utilizzo di riserve disponibili al valore di liquidazione sopra ricordato, per un importo complessivo di 12.500.000 euro.

Le azioni residue saranno quindi annullate.

Il pagamento del valore di liquidazione delle azioni a ciascun azionista di SpI che abbia esercitato il diritto di recesso, così come il trasferimento e il pagamento delle azioni assegnate nell’ambito dell’offerta in opzione a favore degli azionisti che hanno esercitato il diritto di opzione (ed eventualmente il connesso diritto di prelazione), saranno effettuati con valuta corrispondente alla data di efficacia della fusione.

Si ricorda che alla data di efficacia della fusione saranno emessi ed assegnati 3 warrant della società risultante dalla Business Combination ogni 10 azioni ordinarie SpI detenute prima del raggruppamento delle azioni di SpI.

Informazioni sul dividendo straordinario di SpI e il raggruppamento
La società ha determinato la distribuzione in favore degli azionisti (ordinari e speciali) di SpI di complessivi 37.500.000 euro e quindi il pagamento di un dividendo straordinario unitario lordo di 2,669 euro in favore delle complessive 14.050.000 azioni della società in circolazione alla data di efficacia della fusione.

Gli azionisti ordinari di SpI, successivamente all’efficacia della fusione, riceveranno altresì il dividendo ordinario di 0,34 euro per azione deliberato dall’Assemblea di Sicit, secondo quanto di seguito indicato.

La Società ha inoltre determinato di eseguire le operazioni di raggruppamento delle complessive 14.050.000 azioni della società, sulla base di un coefficiente pari a circa 0,7272, mediante:
  • il raggruppamento delle 13.750.000 azioni ordinarie, nel rapporto di 8 nuove azioni ordinarie ogni 11 azioni ordinarie esistenti;
  • il raggruppamento delle 300.000 azioni speciali, nel rapporto di 8 nuove azioni speciali ogni 11 azioni speciali esistenti.
Ad esito del raggruppamento, le azioni speciali di SpI saranno 218.181 e, pertanto, secondo quanto previsto dagli accordi disciplinanti la Business Combination, i promotori sottoscriveranno 81.819 azioni speciali Sicit di nuova emissione e con caratteristiche in linea con quelle di SpI.

Al fine di facilitare le operazioni di raggruppamento e di monetizzare le frazioni che dovessero emergere dalle stesse, SpI conferirà incarico a Ersel SIM SpA affinché, dietro richiesta dell’intermediario, si renda controparte per l’acquisto, o la vendita, delle frazioni delle nuove azioni raggruppate mancanti o eccedenti l’entità minima necessaria per consentire agli azionisti di detenere un numero intero di azioni.

Fusione
L’Assemblea di Sicit ha approvato il bilancio 2018 e deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario unitario lordo di 0,34 euro, per un ammontare complessivo di circa 6,6 mln di euro pari a circa il 50% dell’utile netto consolidato 2018 di Sicit.

Tale dividendo ordinario sarà posto in pagamento ad esito dell’efficacia della fusione in favore dei titolari di azioni ordinarie della società dalla stessa risultante e dunque a beneficio anche degli attuali azionisti ordinari di SpI che non abbiano esercitato il diritto di recesso.

Tempistica
È previsto che, decorso il termine per l’opposizione dei creditori sociali alla Fusione (6 maggio 2019), venga stipulato l’atto di fusione e che la fusione acquisti efficacia verso terzi in data 20 maggio 2019.

Il giorno di efficacia della fusione sarà anche il primo giorno di quotazione della società da essa risultante che assumerà la denominazione “Sicit Group SpA”.

Contestualmente alla fusione avranno efficacia la distribuzione del dividendo straordinario e il raggruppamento.

Il dividendo ordinario deliberato da Sicit sarà pagato entro il mese di giugno.

Si prevede pertanto il dividendo straordinario di SpI sarà pagato il 22 maggio 2019.