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Fondata nel 1985 da tre soci tuttora in azienda, Unidata opera attraverso una rete in fibra ottica di oltre 2 mila chilometri, una rete wireless e un data center proprietario.
La società fornisce ad oltre 6.500 clienti business, wholesale e residenziali servizi di connettività Ftth (fiber to the home) e connettività wireless.
Unidata ha chiuso il 2019 con ricavi per 13,3 mln di euro (+15,1% rispetto al 2018) e un ebitda di 4,7 mln di euro (+21,5%).
L’indebitamento finanziario netto è passato da 1,07 mln di euro a fine 2018 a 0,59 mln di euro al 31 dicembre 2019.
Il collocamento
L’offerta prevede l’emissione di nuove azioni Unidata e di warrant denominati “Warrant Unidata 2020-2022”, in aumento di capitale per un importo massimo complessivo di 8 mlni di euro, con collocamento privato destinato a investitori professionali e privati.
A seguito della quotazione, il flottante sarà compreso tra un minimo del 20,0% ed un massimo del 23,5% del capitale sociale.
È previsto un minimo importo garantito per gli investitori retail di 150.000 euro.
I warrant saranno assegnati gratuitamente alle azioni di nuova emissione nel rapporto di 1:1.
Il rapporto di conversione sarà di 1 azione ogni 4 warrant, con strike price fissato a +30% rispetto al prezzo di collocamento.
Attualmente il capitale di Unidata è composto da 2 mln di azioni.
L’intervallo di prezzo delle azioni Unidata è stato fissato tra un minimo di 13 euro e un massimo di 16 euro, per una capitalizzazione ante aumento di capitale compresa tra 26 e 32 mln di euro.
Nel processo di Ipo EnVent Capital Markets agisce in qualità di nomad e global coordinator, Directa SIM è il collocatore online e retail e Banca Finnat è il research provider.
La chiusura dell’offerta è prevista per il 4 marzo 2020.