Il consiglio di amministrazione della spac Capital for Progress 2 ha preso atto che entro il 31 gennaio 2019 sono pervenute offerte vincolanti per rilevare le azioni dei soci recedenti a seguito della delibera assembleare dello scorso 2 ottobre in misura non sufficiente a ridurre sotto la soglia del 30% del capitale le azioni non ricollocate.
Al verificarsi di tale condizione erano subordinati gli impegni assunti con l’accordo stipulato con ABK Group Industrie Ceramiche S.p.A. ed i suoi soci in data 19 giugno 2018 e finalizzato all’integrazione con Capital for Progress 2, nonché l’efficacia della delibera assembleare di fusione.
Pertanto l’accordo quadro si è automaticamente risolto e i recessi esercitati per effetto della delibera di fusione sono diventi inefficaci.
Pur convinta della assoluta qualità di ABK, Capital for Progress 2 ritiene di non proseguire nel progetto, anche in segno di rispetto verso i propri investitori ed il mercato.
Le mutate condizioni del mercato finanziario e l’evidente rallentamento della congiuntura hanno infatti causato un deciso allontanamento da operazioni small cap in settori ciclici, a prescindere da multipli e risultati.
Si rammenta che ai sensi di statuto la durata di Capital for Progress 2 terminerà il 4 agosto 2019, quale secondo anniversario della data di inizio delle negoziazioni.
Decorso tale termine si procederà allo scioglimento e liquidazione della società, che verrà gestito da un professionista indipendente, già nominato in sede di costituzione al fine di garantire la massima celerità del processo.